Direttiva Case Green: L’Impegno dell’Unione Europea per un Futuro Sostenibile
La Direttiva Case Green dell’Unione Europea è pronta a fare il suo ingresso, portando con sé significativi cambiamenti per il panorama edilizio europeo.
Programmata per essere approvata definitivamente dal Parlamento Europeo tra l’11 e il 14 marzo, questa direttiva rappresenta un passo fondamentale verso l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Le Nuove Linee Guida
La direttiva, ufficialmente conosciuta come Energy Performance of Building Directive (EPBD), stabilisce obiettivi chiari per ridurre le emissioni nocive e migliorare l’efficienza energetica nel settore edilizio. Entro il 2030, gli immobili residenziali più inquinanti dovranno ridurre i consumi energetici medi del 16%, salendo al 20-22% entro il 2035. Per gli edifici non residenziali, la riduzione sarà del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033.
Obblighi per le Nuove Costruzioni
Dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi immobili residenziali dovranno essere a zero emissioni da combustibili fossili, estendendo l’obbligo agli edifici non residenziali dal 1° gennaio 2028. La direttiva promuove la riqualificazione degli edifici con prestazioni energetiche più basse, stabilendo che entro il 2030, il 15% degli immobili non residenziali dovrà essere coinvolto in ristrutturazioni, aumentando al 26% entro il 2033.
Classificazione Energetica e Eccezioni
Inizialmente, si discuteva di una nuova classificazione unificata delle classi energetiche a livello europeo, ma l’ultimo aggiornamento ha eliminato tali obblighi. La valutazione dell’efficienza energetica non avverrà più tramite certificazione energetica, ma attraverso obiettivi medi variabili per ciascun Paese.
Sono previste eccezioni per luoghi di culto, seconde case, edifici storici, temporanei, in zone vincolate, e immobili autonomi sotto i 50 metri quadrati. Un’eccezione per fattibilità tecnica ed economica può applicarsi al massimo al 22% degli edifici di ciascun Paese, su richiesta alla Commissione europea.
Transizione verso Fonti Sostenibili
La direttiva propone una graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili, con sussidi interrotti dal 1° gennaio 2025. Gli Stati membri sono chiamati a elaborare piani per l’eliminazione completa di tali caldaie entro il 2040.
Impianti Solari e Edifici a Emissioni Zero
Gli Stati membri devono installare impianti solari su nuovi edifici pubblici e non residenziali entro il 2026, con scadenze successive per altri tipi di edifici. Dal 2028, i nuovi edifici occupati o di proprietà pubblica devono essere a emissioni zero, estendendo l’obbligo a tutti i nuovi edifici dal 2030.
Supporto e Sanzioni
Uno sportello unico per le ristrutturazioni, supportato da misure finanziarie e tecniche, faciliterà il processo di adeguamento. Al momento, non sono specificate sanzioni particolari, ma spetta ai governi nazionali decidere le conseguenze per chi non rispetta le nuove regole.