Cambiamenti climatici: verso un mondo sempre più caldo.
Le ultime settimane si stanno rivelando piuttosto calde, con temperature di gran lunga sopra la media; icambiamenti climatici sono una realtà sempre più evidente che mette la popolazione dinanzi ala necessità di invertire la rotta.
C’è stato un tempo in cui l’estate era considerata la più bella delle stagioni. Le giornate lunghe, la possibilità di godere di un periodo di ferie, la voglia di trascorrere le giornate al mare rendevano la stagione estiva particolarmente piacevole. Si usa il passato non a caso, poiché le recenti stagioni estive si stanno rivelando tutt’altro che piacevoli, essendo caratterizzate da temperature roventi. Già a partire dal lontano 2003, il caldo ha iniziato a farsi sentire di più; tuttavia nel corso dell’ultimo decennio la colonnina di mercurio sta tendendo a salire sempre più in alto. L’estate, da periodo caratterizzato da temperature gradevoli e giornate all’insegna del divertimento, si sta trasformando in una fase di caldo intenso che gran parte della popolazione sta facendo fatica a sopportare. Nel corso degli ultimi decenni,infatti, i mesi estivi si stanno presentando con temperature che arrivano a toccare i 40 gradi.
I cambiamenti climatici: cause e responsabilità antropiche.
Sebbene non manchino i negazionisti, è impossibile negare che i cambiamenti climatici siano una realtà ormai radicata a livello globale. Tale fenomeno risulta essere la diretta conseguenza di reiterati comportamenti nefasti messi in atto dall’essere umano. Opere di disboscamento, abusivismo edilizio, abuso di emissioni di gas hanno per interi decenni leso il benessere ambientale, dando vita in seguito al climate change. Ormai da decenni la Comunità Scientifica descrive i cambiamenti climatici, indicandone le responsabilità nell’attività umana. Fra le principali cause sembra esserci l’uso massiccio di gas serra immessi nell’atmosfera. Nel corso degli ultimi decenni i livelli di gas dispersi nell’atmosfera ha raggiunto livelli molto elevati; l’anidride carbonica, infatti, è aumentata di quasi il 150% rispetto al periodo preindustriale.
L’allarme caldo e il rischio per la salute.
Secondo il WMO il 2023 è stato più caldo degli ultimi 174 anni, registrando una temperatura media globale 1,45 gradi superiore alla norma. Per l’anno in corso non si può certo dire che i dati risultino in miglioramento, considerando le temperature che nelle ultime settimane stanno caratterizzando lo Stivale, ma anche altri Paesi europeii. A tal proposito va detto che molte regione italiane si sono ritrovate a gestire diversi danni causati dal caldo eccessivo. In diverse aree del Belpaese, infatti, la colonnina di mercurio non scende al di sotto di una determinata soglia da diverse settimane. Temperature così elevate per periodi così lunghi possono provocare non pochi disagi psicofisici alla popolazione, oltre che nuocere le coltivazioni.
Dunque in un contesto in cui il clima appare sempre più caldo, la popolazione si trova a fare i conti con gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici. Tuttavia il mondo non sembra ancora adeguatamente preparato per combattere le sempre più frequenti ondate di calore. L’allarme per il caldo estremo riguarda in particolar modo alcune fasce della popolazione, fra cui vanno annoverati gli anziani e le persone già affette da patologie. Tali categorie dovrebbero essere tutelate, in modo da evitare ulteriori danni per la salute. I Governi dovrebbero intervenire per attuare quanto prima un piano di protezione per le fasce più a rischio.
Verso un mondo sempre più caldo: come difendersi dalle temperature elevate.
I cambiamenti climatici stanno trasformando l’assetto delle stagioni, rendendo le estati sempre più roventi, e gli inverni più miti. Se la stagione estiva un tempo durava appena tre mesi, oggi perdura per circa cinque mesi, con frequenti ondate di caldo. Da diverse settimane il Belpaese è interessato da una lunga bolla di calore, che non stando tregua alla popolazione nemmeno nelle ore notturne. Va detto, inoltre, che un tempo la colonnina di mercurio tendeva a salire maggiormente solo in alcuni punti dello Stivale, risparmiando alcune zone. Oggi, invece, le temperature risultano ben più elevate anche in montagna, dove si presenta il rischio di valanghe e fenomeni estremi. Come resistere, dunque, ad un clima che si sta rivelando sempre meno gestibile?
Nel corso delle ultime settimane, in tutto il Paese, sono aumentati gli accessi al pronto soccorso a causa del caldo eccessivo. I medici riportano diversi casi di svenimenti, colpi di calore con febbre annessa. Le linee-guida per la tutela della salute consigliano di non uscire nelle ore più calde e di mantenersi idratati per evitare danni alla salute. Anche l’alimentazione gioca un ruolo determinante nella lotta al caldo eccessivo. Gli esperti suggeriscono di seguire una dieta povera di grassi, evitando alimenti troppo elaborati o latticini. Spazio a frutta e verdura di stagione che aiutano a mantenere un buon livello di idratazione. Nelle giornate in cui la colonnina di mercurio tende a salire sarebbe preferibile evitare le bibite alcoliche, le quali possono aumentare ulteriormente la sensazione di caldo. Nelle giornate in cui si va in spiaggia, non si deve mai dimenticare la protezione solare, un cappellino e gli occhiali da sole, in modo da proteggersi dai raggi solari. Sarebbe opportuno, inoltre, cercare di abbassare la temperature corporea con bagni o docce di acqua tiepida.
Come arginare i cambiamenti climatici.
Il clima è cambiato, mettendo la popolazione dinanzi ai disagi dovuti al gran caldo ma anche a fenomeni estremi. In un contesto come questo le persone hanno compreso che bisogna fare qualcosa di concreto per invertire la rotta. Secondo gli esperti l’ambiente è stato già danneggiato, ma potrebbe essere ancora possibile arginare la situazione. Per combattere i cambiamenti climatici ed assicurare un futuro al nostro Pianeta bisogna apportare innumerevoli cambiamenti al nostro modo di vivere. L’economia deve raggiungere un’impostazione differente, puntando su risorse sostenibili. L’obiettivo è di diminuire entro il 2050 le emissioni di gas serra. Per un cambiamento di rotta che riguardi gran parte dei settori economici è anche necessario l’intervento della politica, la quale deve favorire il passaggio all’eco-sostenibilità. Alcuni settori, tuttavia, fra cui la moda, l’agricoltura e il turismo hanno già adottato dei nuovi sistemi green per garantire un minore imbatto ambientale.
Per il futuro del Pianeta e dell’intera popolazione, ogni individuo ha il dovere morale di fare la sua parte, adottando un modus vivendi più green. Ricordiamo che occorrono anche solo delle piccole pratiche quotidiane per fare la differenza.