Contro lo spreco alimentare: le buone pratiche per non gettare il cibo.
Lo spreco alimentare è una delle pratiche più diffuse dalla popolazione mondiale. Per il benessere ambientale sarebbe opportuno ridurre quanto più possibile la dispersione di cibo.
Il cibo è uno dei beni più preziosi di cui disponiamo. L’uomo dovrebbe avere cura di ciò che possiede, comprendendone il valore ed evitandone lo spreco. Sprecare significa gettare via senza aver usufruito al meglio di un bene, e ciò sta ad indicare qualcosa di negativo. Lo spreco alimentare, tuttavia, risulta essere una delle pratiche più diffuse in tutto il globo, coinvolgendo maggiormente i Paesi sviluppati, la cui popolazione dispone di maggiori risorse. Il benessere economico spinge le persone ad acquistare con maggiore facilità alimenti di vario genere, confezionati e non. Tuttavia la disponibilità economica spinge a fare acquisti smoderati, senza tener conto delle reali necessità del nucleo familiare. Fare la spesa in modo adeguato, prevedrebbe la giusta divisione del fabbisogno familiare, non eccedendo con acquisti inutili.
Lo spreco alimentare comporta per l’appunto una spesa non consapevole, in cui le persone si lasciano trasportare, acquistando beni di cui non hanno realmente bisogno. Dallo scaffale al carrello sino alla dispensa di casa, dove molti alimenti finiranno per deperire senza essere consumati. Molto spesso, nel momento in cui si ci reca nei supermercati, si sceglie di comprare alcuni prodotti anche solo per la curiosità di provare qualcosa di nuovo. La spesa dovrebbe essere un momento di consapevolezza, in cui si procede all’acquisto del cibo da consumare nell’arco di pochi giorni. Tante persone, tuttavia, si lasciano trasportare dall’euforia, finendo per mettere in carrello alimenti in eccesso che, nel giro di poco tempo, finiranno nella pattumiera.
Lo spreco alimentare ha un effetto negativo sia sull’economia familiare, comportando uscite evitabili; sia sia sull’ambiente, apportando un gran numero di rifiuti. Al momento fra la popolazione mondiale manca una consapevolezza alimentare che possa far comprendere ai singoli individui il valore del cibo di cui si dispone. Al contempo lo spreco alimentare continua ad essere altamente impattante sulla natura, contribuendo all’aumento di rifiuti e di emissioni di gas. Inoltre vanno considerate le risorse utilizzate per produrre o lavorare tale alimento, risorse che andranno per l’appunto perse.
In un contesto globale in cui il fenomeno del food waste è ancora altamente diffuso, giunge l’imperativo categorico di fare qualcosa di concreto per arginare tale problematica, riducendone gli effetti nefasti che ha sull’ambiente. Limitare lo spreco alimentare è possibile, acquisendo un livello di consapevolezza maggiore. Alcune pratiche quotidiane possono aiutare le persone a sperperare di meno i prodotti alimentari.
Come ridurre lo spreco alimentare.
Lo spreco alimentare causa ingenti emissioni di gas- serra per circa 3, 3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Basti pensare he con il cibo sprecato si potrebbe sfamare l’11 % della popolazione mondiale. Il mondo, infatti, appare diviso in due fra coloro che dispongono di quantità di cibo elevate, finendo per sprecarlo; e coloro che, invece, non possiedono le risorse sufficienti per sfamarsi. Ridurre lo spreco alimentare può apportare innumerevoli vantaggi sia a livello ambientale, quanto a livello sociale.
Limitare il food waste è possibile grazie ad una serie di pratiche che possono essere facilmente adottate dall’intera popolazione mondiale. Dunque in primis bisogna acquisire la consapevolezza che il cibo non va sprecato, tanto da adoperarsi per evitare che finisca nella pattumiera.
Come organizzaresi per per ridurre il food waste.
Per limitare tale fenomeno è importante partire dalla mentalità, iniziando ad elaborare per tempo una lista della spesa che contenga solo ciò di cui si ha reale bisogno. Le pratiche virtuose riguardano:
- La spesa: la lotta allo spreco ha inizio nel supermercato, luogo in cui non si ci deve far ammaliare da nuove confezioni o alimenti di tendenza. Girando fra gli scaffali si deve pensare concretamente a quali siano i prodotti di cui si ha bisogno. Sebbene non si ci possa recare al supermercato con molta frequenza, è bene limitarsi nell’acquisto di alimenti deperibili. Frutta fresca, carni e latticini possono andare a male nel giro di pochi giorni, e proprio per questo motivo è indispensabile acquistarne piccole quantità alla volta. Allo stesso modo anche il cibo scatolato e merendine confezionate non devono essere comprate in grandi quantità, poiché sono soggette a scadenza.
- La cucina: una volta giunti a casa il cibo acquistato sarà trasformato in gustose pietanze. Anche in questo caso bisogna fare attenzione alle quantità. Nel momento in cui si cucina nel cibo in eccesso si ci trova nella condizione di dover gestire degli avanzi che rischiano di rimanere per giorni interi in frigo, per poi dover inevitabilmente finire nel bidone della spazzatura. Pertanto è consigliabile cucinare il cibo nelle giuste quantità, senza cadere negli eccessi.
- La dispensa: oltre ai fornelli per combattere lo spreco degli alimenti si deve fare attenzione anche alla dispensa. Nelle dispense si tendono ad accumulare biscotti, merendine ma anche pacchi di farina o pasta. Bisogna prestare massima attenzione ai pacchi di farina o pasta che possono essere facilmente attaccati da insetti. Il risultato non è certo dei migliori, e richiede che gli alimenti finiscano dritti nella pattumiera.
- Il frigorifero: trattandosi di un elettrodomestico volto a mantenere la catena del freddo, il frigo è un ottimo alleato per la conservazione dei prodotti. Tuttavia sebbene riesca a mantenere la catena del freddo, non è responsabile di miracoli della conservazione. Difatti pur essendo conservati in un luogo fresco, alcuni alimenti possono ugualmente deperire. Risulta molto importante organizzare la disposizione del frigo, cercando di posizionare più in avanti i prodotti a breve scadenza, o già aperti.
- Il freezer: come il frigo, anche il freezer è un ottimo alleato per conservare gli alimenti più a lungo possibile. Tuttavia occorre anche in questo caso seguire delle semplici regole per evitare che il cibo non venga conservato nel migliore dei modi. Alcuni prodotti possono essere congelati senza grandi difficoltà, allungando i tempi di conservazione. Tuttavia è consigliabile congelare cibi freschi e già porzionati, in modo da averli già pronti all’uso.
- La condivisione del cibo: nel momento in cui si ci rende conto di aver acquistato degli alimenti in eccesso, o di aver cucinato delle pietanze troppo abbondanti è bene decidere di condividere il cibo con amici o parenti, o ancora vicini di casa.
Dunque grazie a queste semplici pratiche è possibile limitare lo spreco alimentare. Tuttavia va considerato che tali regole, per sortire gli effetti sperati, devono essere adottate dall’intera popolazione e non solo da una singola parte di individui.